Domenica 21 settembre, ultimo giorno d’estate, sono terminati i Mondiali di Atletica Leggera di Tokyo, che hanno portato sette medaglie agli atleti italiani. Il precedente primato era di sei medaglie vinte a Göteborg nel lontano 1995, ai tempi di Fiona May. Ma durante questi Mondiali solo un record del mondo è stato battuto.
Chi è Armand Duplantis
Il protagonista è un ventiseienne svedese, già campione olimpico a Tokyo 2020 e Parigi 2024, nonché campione mondiale a Eugene 2022 e Budapest 2023: il suo nome è Armand Duplantis. La sua specialità è il salto con l’asta.
Nato a Lafayette, in Louisiana, pur cittadino statunitense ha optato per la nazionalità sportiva svedese, paese di origine di sua madre, dalla quale ha preso il cognome. Duplantis è soprannominato “Mondo”, ma non per i suoi record: il nomignolo gli venne dato da un amico di famiglia di origini italiane quando era bambino. Un soprannome che, a posteriori, sembra rispecchiare il suo destino.
Il record del mondo nel salto con l’asta
Durante la sua carriera, Duplantis ha migliorato il record mondiale del salto con l’asta quattordici volte. La prima fu l’8 febbraio 2020 con 6,17 metri, abbattendo un primato che resisteva da quasi sei anni. Successivamente ha spostato l’asticella sempre più in alto, fino a raggiungere i 6,30 metri pochi giorni fa a Tokyo.
Il suo talento ha avuto il merito di attrarre il grande pubblico su una disciplina tradizionalmente di nicchia, grazie a prestazioni continue e sorprendenti. La sua capacità di migliorarsi, spesso senza avversari in grado di avvicinarlo, dimostra che il vero rivale è sé stesso.
«Ogni salto è una nuova sfida, non importa quanti record hai battuto.» – Armand Duplantis
L’impresa ai Mondiali di Tokyo
A Tokyo, il 15 settembre scorso, aveva già vinto la gara saltando 6,15 metri. Era già campione del mondo, ma ha chiesto con freddezza di tentare i 6,30 metri, un centimetro oltre il suo stesso record.
Ha fallito i primi due tentativi. Al terzo, è arrivata l’impresa: il nuovo record mondiale, accolto dall’esplosione di gioia del pubblico e dal sostegno degli stessi avversari. Emozioni pure, che rendono lo sport qualcosa di più della semplice vittoria.
La voglia di superare i propri limiti senza dimenticare da dove veniamo
Duplantis ci insegna l’importanza della concentrazione e della consapevolezza che ogni gara è una nuova sfida. Ci ricorda che, anche dopo tentativi falliti, non bisogna mollare finché resta una possibilità.
Il campione svedese sembra destinato a superarsi ancora negli anni a venire, continuando a stupire e a emozionare. Ogni salto è un volo che non smette di insegnarci la perseveranza.
«Ogni tanto sono in pedana e penso di essere di nuovo un bimbo che salta nel suo giardino.» – Armand Duplantis
Non dimenticare mai le proprie radici, mantenere vivo il bambino che siamo stati: è questa la vera forza del talento, coltivato con disciplina ma accompagnato da gioia e divertimento.