La metropolitana, sistema di trasporto rapido di massa di tipo ferroviario destinato ai servizi urbani, non è soltanto un luogo sotterraneo artificiale a forma di tunnel, buio e affollato, da attraversare frettolosamente per spostarsi da un quartiere all’altro della città. Da quando ho preso per la prima volta la Subway londinese, riuscendo ad orientarmi tra le varie linee colorate della piantina che sembra un groviglio, ne sono rimasta affascinata. C’è un mondo gigantesco là sotto, pieno di persone con cui incrociare uno sguardo e destinazioni da scegliere e da sbagliare. Ho scoperto che l’underworld, questo mondo visto dal di sotto, mi piace. È un’esperienza interessante bighellonare tra gallerie sovrapposte. Sostare sulla banchina al di qua della linea gialla, “Mind the Gap”. Aspettare il soffio improvviso dell’aria, quel vento che precede, a intervalli regolari di pochi minuti, l’arrivo della metro. Mi piace viaggiare dentro la metà oscura della metropoli per poi riaffiorare con scale mobili alla luce della superficie.
“Cos’altro potrei dire, se non che mi piaceva tutto della metropolitana? Amavo le lunghe gallerie, i treni fumosi, i collegamenti intricati delle linee, ciascuna delle quali possedeva caratteristiche proprie, una propria identità, per così dire”.
– David Leavitt
La metropolitana nel mondo
Non c’è grande città o capitale nel mondo, a parte in Africa, che non abbia oggi almeno una linea di metropolitana. La Underground di Londra, meglio nota come The Tube, è la più estesa d’Europa e la più antica del mondo (1863). Quella di Shanghai, seppur più recente, è globalmente la più estesa. Nessuna al mondo è più profonda della stazione Hongyancun della città di Chongqing, in Cina, che raggiunge una profondità di 116 metri.
Si dice che la Formosa Boulevard a Taiwan sia spettacolare e che la più elegante sia la metrò di Parigi, nota come Chemin de Fer Métropolitain. Ma è a Jakarta la metropolitana che registra le migliori recensioni dei viaggiatori. A Praga l’atmosfera della stazione Staromestska è unica; a Monaco la stazione Westfriedhof spicca per il design minimalista e le luci a LED. La più eccentrica è a Lisbona. In termini di chilometri di rete per abitante, Oslo vanta la miglior rete europea, ma la più moderna ed efficiente resta quella di Seul.
Quando la metropolitana diventa arte
Le metropolitane del mondo, pur diverse per dimensioni e caratteristiche, condividono oggi una tendenza: diventare non solo più grandi ed efficienti, ma anche più belle. A San Pietroburgo la stazione Avtovo è un capolavoro di design che richiama l’epoca zarista, ma è quella di Mosca ad essere considerata un vero patrimonio culturale.
Mosca, il museo sotterraneo
La metropolitana di Mosca, costruita nel 1935 anche come rifugio antiaereo, è spesso definita un museo sotterraneo per la presenza di dipinti, sculture, ceramiche e decorazioni che rendono ogni stazione un capolavoro. Gli ambienti sono maestosi: marmi, graniti, lampadari, mosaici e affreschi ornano gli spazi in stile barocco o Art Déco. I temi dei murali celebrano la vita dei lavoratori, la lotta di classe e la storia del movimento operaio.
La rete conta 15 linee e oltre 470 chilometri di binari. Le stazioni più profonde, Park Pobedy e Admiralteyskaya, scendono fino a 86 metri. Curiosa la scelta delle voci degli annunci: maschili verso il centro e femminili verso la periferia, invertite sulla linea circolare. Si racconta anche dell’esistenza di una rete segreta, la cosiddetta “Metro 2”, che collegherebbe i bunker governativi. La metropolitana di Mosca ha ispirato il romanzo post-apocalittico Metro 2033.
Napoli e le Stazioni dell’Arte
La metropolitana che ha ricevuto i maggiori riconoscimenti è italiana. A Napoli, artisti internazionali e architetti locali hanno progettato le Stazioni dell’Arte, premiate come le più belle d’Europa. Tra queste, la stazione Toledo è stata definita la più bella del mondo per la sua architettura ispirata agli abissi marini.
A Napoli le stazioni sono pensate come spazi funzionali e culturali, capaci di riqualificare le aree urbane circostanti. Distribuite lungo tre linee, ospitano opere d’arte contemporanea e reperti archeologici esposti nella Stazione Neapolis, veri e propri frammenti di storia dalla preistoria al Medioevo. Anche ad Atene e Salonicco le stazioni ospitano reperti esposti in teche di vetro, trasformando la metro in un museo sotterraneo.
Varsavia e la “metroteka”
A Varsavia la metropolitana è diventata una metroteka. Nella stazione Kondratowicza è stata inaugurata una biblioteca express anti-smartphone per incoraggiare la lettura tra i pendolari. Il servizio, completamente automatizzato, offre oltre 16 mila titoli tra narrativa, saggistica e libri per l’infanzia, con aree di lettura, bevande gratuite e spazi per eventi.
Il progetto mira a rendere la metropolitana un polo culturale, seguendo l’esempio di Milano, Londra e New York. L’iniziativa è significativa per un Paese dove solo 4 cittadini su 10 hanno letto un libro nell’ultimo anno. Nel primo giorno di apertura, oltre 400 viaggiatori hanno preso in prestito un libro.
La metropolitana come specchio della città
Scoprire una metropolitana significa conoscere una città, il suo cuore, la sua cultura. Come scrive Fabio Volo in Il tempo che vorrei:
“È come conoscere un corpo dal suo sistema venoso”.