Donne di governo: potere, memoria e resistenza

Scritto il 28/07/2025
da Giordano Cotichelli


Claudia Sheinbaum: la forza istituzionale

Lei è una donna di carattere e sin dall’inizio del suo governo lo ha dimostrato. Ha preso degli impegni con il popolo che l’ha eletta e, con caparbietà e preparazione, li ha affrontati. Ha saputo tener testa a Donald Trump sui dazi e ha chiesto il rimpatrio immediato di suoi compatrioti detenuti ad Alligator Alcatraz. Inoltre, ha sostenuto i messicani colpiti dalle politiche antimmigrati statunitensi.

Claudia Sheinbaum è la presidente del Messico. Donna, ebrea, figlia di immigrati lituani, ha riconosciuto lo Stato di Palestina, unendosi così ai 146 paesi che lo hanno già fatto.

Maryam Qosh: la resistenza poetica a Gaza

Maryam Qosh è una poetessa palestinese che governa la fragilità del quotidiano, l'assenza di risorse, la paura e la precarietà. Ogni giorno si alza prima dell’alba, prima dei bombardamenti, per sfruttare ciò che resta: elettricità, acqua, vita. E mentre si muove tra le rovine, scrive.

Scrive versi per non cedere, per tramandare, per sopravvivere. In Sinfonia n.9, Gaza, 2025, scrive: Il tempo passa, i proiettili non si fermano e il rombo dell’aereo diventa sempre più forte! Non voglio che questo sia il mio ultimo messaggio. Non ho ancora iniziato.

Samantha Del Gratta: il nome di un femminicidio

Samantha Del Gratta, 45 anni, è stata uccisa il 22 luglio dal suo compagno, a Pisa. È l’ennesimo nome di una lunga lista: sessanta le vittime di femminicidio nei primi sei mesi del 2025.

Samantha è stata vittima di un sistema tossico, patriarcale, che trasforma le donne in bersagli. Nessuna legge basterà, se non si insegna ai maschi a non uccidere. Punto e basta.

Laura Santi: il governo della propria dignità

Laura Santi era una giornalista umbra, malata di sclerosi multipla. Pochi giorni fa ha scelto il suicidio assistito. Nelle sue ultime parole, ha chiesto al Parlamento di colmare il ritardo legislativo sul fine vita.

Laura ha esercitato il governo più profondo: quello del proprio corpo, del proprio dolore, della propria libertà. Per sé e per chi non ha ancora questa possibilità.

Francesca Albanese: la voce scomoda dei diritti

Francesca Albanese, relatrice ONU per i Territori palestinesi occupati, è stata sanzionata dagli Stati Uniti per aver denunciato il genocidio a Gaza. Una donna di governo, fuori dalle prime pagine, ma dentro alla verità.

A lei non interessano le copertine. Le interessa che la strage di civili finisca. Le interessa la giustizia, non la visibilità.