La Ferrovia dei bambini di Budapest: storia, curiosità e fascino unico al mondo

Written on 04 settembre 2025
Monica Vaccaretti


A Budapest si trova una ferrovia unica al mondo, a scartamento ridotto, dove il personale è costituito quasi esclusivamente da bambini. Ad eccezione dei macchinisti e degli addetti alla manutenzione — ferrovieri adulti dipendenti della Magyar Államvasutak, le Ferrovie di Stato ungheresi, che ne garantiscono la sicurezza — sono 600 bambini tra i 10 e i 14 anni ad avere in mano il controllo del traffico e la gestione dei servizi commerciali. A turno e in uniforme, fanno i capotreno, i capostazione, fischiano per far partire il convoglio, convalidano i biglietti a bordo, stanno alla biglietteria, forniscono informazioni ai passeggeri. Si occupano della frenata e degli scambi dei binari. Vestono orgogliosi divise impeccabili e si sentono molto responsabili di quei treni bianchi, rossi e blu.

Un’attrazione unica e funzionante

Sebbene a misura di bambino, questa ferrovia storica non è un giocattolo ma una bella attrazione perfettamente funzionante che nel 2015 è addirittura entrata nel Guinness dei primati per essere la più lunga al mondo gestita da minori, a testimonianza che non è soltanto un pezzo di storia.

È aperta tutti i giorni, a parte i lunedì invernali, dalle 9 del mattino alle 5 del pomeriggio. Il biglietto di andata e ritorno costa pochi spiccioli per i bambini (2 euro in moneta locale) e qualche soldo in più per gli adulti (4 euro). Il treno parte ogni 45-60 minuti. Il viaggio, che piace a grandi e piccini, è un’esperienza davvero unica: straordinaria, curiosa e nostalgica.

Il percorso della ferrovia

Il tratto ferroviario, lungo 12 chilometri con un dislivello di 236 metri, si snoda sulle colline di Buda, a ovest della capitale. Il treno a diesel — talvolta con vecchie locomotive a vapore, vagoni passeggeri in stile retrò e carrozze aperte — corre a 20 km orari tra i boschi, tra il capolinea di Széchenyihegy, a sud (raggiungibile con una ferrovia a cremagliera), e quello di Hűvösvölgy, a nord.

Qui, in un vecchio fabbricato viaggiatori, è stato allestito un museo, anche interattivo, che mostra foto, vecchi biglietti ed orari, mappe ed uniformi d’epoca, nonché componenti di vecchi treni, luci e dischi di segnalazione.

Il treno dei bambini passa per sei stazioni alle quali si può scendere per avventurarsi lungo sentieri escursionistici nella foresta o per ammirare il panorama di Budapest nei suoi punti più alti, da storiche torri di guardia, tra cui quella che prende il nome dalla regina Elisabetta d’Ungheria. Sulla linea circolano otto coppie di treni al giorno, che salgono a dodici durante i mesi estivi per riuscire a gestire il grande afflusso di famiglie locali e turisti da tutto il mondo.

Origini storiche e ideologiche

La ferrovia dei bambini, nota come Ferrovia dei giovani pionieri, nasce nel 1948 su iniziativa del Partito Comunista Ungherese, su modello di quella già costruita a Mosca nel 1932 e di altre linee aperte in Unione Sovietica e nei Paesi satelliti dell’Europa orientale dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Il progetto era un metodo del regime comunista per invogliare i giovani a intraprendere una carriera lavorativa nel sistema ferroviario, nonché uno strumento ideologico per veicolare i valori del partito sin dalla giovane età.

Ferrovie dei bambini sono tutt’oggi in funzione a Berlino (Germania), Minsk (Bielorussia), Kiev (Ucraina) e Poznan (Polonia).

Successo e sviluppo della linea

Il primo tratto ungherese, di appena tre chilometri, fu realizzato in soli quattro mesi, da aprile a luglio, grazie a una squadra di cittadini volontari formata da 800 studenti universitari che misero a disposizione circa un milione di ore di lavoro.

La linea completa fu terminata due anni più tardi, nel 1950, riscuotendo sin da subito un enorme successo. Nei primi dieci giorni successivi all’inaugurazione vi viaggiarono ben 46.000 passeggeri, attratti dalla bella iniziativa. Fu chiusa soltanto una volta, durante la rivoluzione ungherese (1956-1957).

Il prestigio di ieri e di oggi

Fare parte della Ferrovia dei pionieri, come venivano chiamati negli anni Sessanta-Settanta i ragazzini ammessi a prestarvi servizio grazie a un buon rendimento scolastico, era considerato un prestigio. Oggi la partecipazione resta un’attività molto popolare tra i bambini ungheresi e l’ammissione è ancora legata a voti eccellenti a scuola. Lo scopo della ferrovia dei bambini non è solo farli divertire ma soprattutto insegnare loro responsabilità e disciplina.

Per diventare un bambino ferroviere è necessario un addestramento adeguato, con un corso di quattro mesi seguito da un esame. I bambini lavorano a turni ogni 15-17 giorni, svolgendo a rotazione tutte le attività nelle varie postazioni disponibili. Presso una delle stazioni è stato allestito persino un dormitorio dove possono pernottare durante i loro servizi.