Sull'isola di Awashima, nel Mare Interno del Giappone meridionale, è aperto un minuscolo ufficio postale unico al mondo che non serve per la corrispondenza dei suoi trecento abitanti ma che offre un servizio altrettanto importante ed efficiente pur aprendo due sabati al mese per tre ore soltanto. Noto come “ufficio postale della posta smarrita”, riceve ogni anno migliaia di lettere imbucate altrove che per vari motivi non sono mai arrivate a destinazione e che non avrebbero altro posto dove andare. Questo posto bizzarro è meglio conosciuto come ufficio postale “alla deriva” perché qui si raccolgono naufragi di parole che viaggiano senza meta portandosi dietro un carico di forte impatto emotivo.
Destinatari e messaggi sospesi
I destinatari non hanno infatti un indirizzo, talvolta neanche un nome. Il mittente, che può restare anonimo, spesso non sa dove spedire la missiva o per qualche ragione non vuole o non può farla recapitare. Come ad una persona che non c'è più o ad un amore non corrisposto.
Le lettere sono generalmente intestate a destinatari fuori dall'ordinario, “A mia mamma, ovunque tu sia”, “Al mio primo amore”, “Al mio amato cane”, “A mio padre che è in Paradiso”. Lettere, lunghe o di poche righe, e cartoline, provenienti anche dall'estero, contengono struggenti messaggi di dolore, amore, nostalgia e speranza.
Pur sapendo che non saranno mai letti dalla persona a cui sono rivolti, offrono comunque un sollievo a chi li scrive lasciando la sensazione di non lasciare niente in sospeso. Talvolta un autore sconosciuto scrive qualcosa a sé stesso, “A quello che sarò un giorno”.
Le origini dell’ufficio postale
L'ufficio postale di Awashima nasce nel 2013 come un'installazione artistica temporanea laddove prima sorgeva l'ufficio postale ufficiale dell'isola, non più attivo dal 1991 quando la popolazione diminuì a tal punto da non giustificarne più l'esistenza. Per creare l'opera d'arte, presentata in occasione di una famosa manifestazione culturale locale, si invitarono le persone a partecipare alla sua realizzazione spedendovi una certa quantità di lettere.
Poiché esse continuarono tuttavia ad arrivare inarrestabili anche dopo la chiusura dell'evento, si decise di rendere permanente l'ufficio postale. Da oltre dieci anni, ogni lettera arrivata sino a qui diventa pertanto un'opera d'arte che racconta una storia e che va ad aggiungersi alle prime, arricchendo continuamente l'installazione.
L'iniziativa è diventata talmente popolare che si è reso necessario allestire punti di raccolta e smistamento della posta all'aeroporto più vicino all'isola e persino aprire una filiale a Londra per le lettere provenienti dall'Occidente.
Un rifugio per sentimenti e pensieri
Per messaggi emotivamente carichi serviva una sorta di rifugio. “Questo ufficio è un recapito dove indirizzare sentimenti intimi e profondi ed un luogo accogliente per tutti i pensieri che si vorrebbero esprimere ma che non si ha il coraggio di far sapere”, racconta l'artista Saya Kubota che ha realizzato la nuova versione dell'ufficio postale dell'isola e che oggi è l'unica impiegata a gestire la struttura, insieme all'anziano direttore Katsuhisa Nakata che prima dirigeva l'ex posta locale.
“Qui la posta smarrita non solo viene accolta e protetta ma può essere anche condivisa”, continua spiegando che le lettere possono essere lette dai visitatori. Questo ufficio è infatti uno spazio in cui il destinatario può ritrovare il suo mittente. È raro ma può succedere, come una magia, che per caso l'autore sia riconosciuto e che le parole senza una destinazione ben definita raggiungano colui per cui sono state scritte. Spesso i messaggi inviati sono lunghi, non ci stanno su un'unica cartolina, così capita che l'autore ne spedisca più di una, rendendo ancora più complicato farsi leggere ed eventualmente farsi scoprire. Il destinatario dovrebbe rimettere insieme tutti i pezzi, come ricomporre una lettera stracciata, per riconoscersi.
L’installazione artistica
Le lettere sono conservate nella Drifting P.O. Box, l'installazione artistica costituita da un insieme di scatole di latta tenute sospese su un tavolino di legno grazie a delle corde di pianoforte. Le cassette postali oscillano come se fossero in balia delle correnti. I visitatori possono liberamente scegliere una qualsiasi scatola e prendere un messaggio da leggere.
Aprire tutte le buste è lungo e complicato, così molti preferiscono sfogliare le cartoline. Qualora qualcuno si riconoscesse in quelle parole e sentisse di essere il destinatario del messaggio, è autorizzato a tenerlo e a portarselo via.
Un luogo simbolico e poetico
Il Missing Post Office di questa isola remota non è quindi solo un luogo fisico ed una suggestiva opera d'arte che continua ad affascinare. Grazie alla meravigliosa sensibilità della sua ideatrice, l'ufficio postale della posta smarrita diventa un luogo simbolico e poetico che custodisce, al posto dei pacchi, emozioni e sentimenti segreti di tante persone che, sparse nel mondo, mandano parte del loro cuore in questa terra lontana. Awashima è chiamata infatti “l'isola dei battiti del cuore”.
Come scrivere al Missing Post Office
Se hai anche tu parole sospese con qualcuno puoi scrivere al seguente indirizzo:
Missing Post Office (Hyoryu Yubinkyoku)769-1108
Hyoryu Yubinkyoku Dome
Awashima 1317-2, Takuma Town, Miyoto City,
Kagawa Prefecture
Japan

