Quadrantidi. Liridi. Eta Aquaridi. Perseidi. Geminidi. Sono i nomi astronomici dei principali sciami meteorici, noti come stelle cadenti, osservabili in diversi periodi dell'anno ogni qualvolta la Terra incrocia le varie scie delle comete da cui esse originano.
Cosa sono le stelle cadenti
Le stelle cadenti non sono corpi celesti di materia incandescente che brillano di luce propria, ma scie di detriti rocciosi e di ghiaccio, lunghe milioni di chilometri, lasciate dal passaggio delle comete nel Sistema Solare. Mentre orbitano attorno al Sole, le comete perdono gradualmente detriti che, entrando in collisione con l'atmosfera terrestre a 260.000 km orari, appaiono come scie luminose. Per le temperature di attrito raggiunte, circa 1700°C, brillano nel cielo ad un'altezza di 80 km e scompaiono in una frazione di secondo.
C'è soltanto il tempo, brevissimo, di affidare un desiderio a questi astri fuggenti. L'etimologia di "desiderio" (dal latino de-sidera, “condizione in cui sono assenti le stelle”) richiama proprio questa magia. L'usanza nasce dalla credenza antica secondo cui le stelle cadenti sono messaggeri celesti o anime in viaggio verso il cielo, capaci di ascoltare ed esaudire i desideri umani.
Come e dove osservare le stelle cadenti
Una stella cadente è universalmente riconosciuta come un momento magico in cui il cosmo si rivela in tutta la sua bellezza. Lo spettacolo, pur periodico, è sempre inedito. I posti migliori per goderselo sono luoghi con orizzonte libero, lontani dall'inquinamento luminoso. Anche la Luna piena può disturbare la visione. Le scie luminose, visibili a occhio nudo, possono raggiungere centinaia di avvistamenti all'ora.
Le Perseidi, le lacrime di San Lorenzo
Le stelle cadenti più famose sono quelle visibili d’estate, da metà luglio a fine agosto. Conosciute come “lacrime di San Lorenzo” in ricordo del martirio del santo il 10 agosto, evocano i carboni ardenti della sua graticola. Il picco di intensità si registra di solito tra il 9 e il 13 agosto; nel 2025 è atteso tra il 10 e il 12 agosto. Le Perseidi, bianchissime, si individuano nella costellazione di Perseo. Come scoprì Giovanni Schiapparelli nel 1865, derivano dalla cometa 109P/Swift-Tuttle, che passa vicino alla Terra ogni 133 anni, ma la cui scia il nostro pianeta attraversa annualmente.
Gli altri sciami meteorici dell’anno
Lo spettacolo delle stelle cadenti inizia già d’inverno. A gennaio brillano le Quadrantidi, di origine ancora sconosciuta, dalla costellazione oggi nota come Boote. Ad aprile arrivano le Liridi, osservate per la prima volta 2700 anni fa, generate dalla cometa C/1861 G1. Nei primi di maggio è la volta delle Eta Aquaridi, figlie della leggendaria Halley, visibili verso la costellazione dell’Acquario.
A dicembre, la costellazione dei Gemelli ospita le Geminidi, le più originali perché non originate da una cometa ma dall’asteroide 3200 Phaeton. Le loro scie, ricche di metalli come calcio e magnesio, regalano colori intensi: verde, rosa e violetto.
Le stelle cadenti viste dallo spazio
Oggi lo spettacolo è visibile anche dallo spazio. Le immagini della NASA, scattate dalla Stazione Spaziale Internazionale, mostrano polvere e ghiaccio che si incendiano nell’azzurro terrestre, dando l’illusione di cadere a terra pur restando a grandi altezze. Un incanto che conferma la bellezza universale del fenomeno.
Astrovillaggi e turismo astronomico
Per vivere la magia delle stelle ogni notte, senza aspettare gli sciami meteorici, nascono gli Astrovillaggi. Il primo in Europa è stato costruito in Trentino-Alto Adige, provincia di Bolzano. Strutture certificate tra “I cieli più belli d’Italia” offrono planetari, osservatori astronomici e solari, esperienze sensoriali e attività per avvicinare le persone alla volta celeste.
Il fascino eterno della Via Lattea
Ogni San Lorenzo, il mio desiderio è di dormire sotto la polvere interstellare della Via Lattea, come la vedevano gli antichi. Oggi un terzo dell’umanità non può più ammirarla a causa dell’inquinamento luminoso: in Pianura Padana è invisibile. Vista dal cosmo, è un cerchio lattiginoso; dalla Terra, una striscia luminosa attraversata dalla fenditura nera del Cigno.
Per i Greci era un ponte tra cielo e Terra; per gli Indiani, un fiume celeste sacro come il Gange. In ogni cultura è una strada divina che attraversa il cielo, e basterebbe la sua vista per rendere il mondo un posto bellissimo, anche senza stelle cadenti.